Quando, nel febbraio scorso, la National Basketball Association ha annunciato di aver raggiunto la milestone di 1 miliardo di like e followers sulle proprie piattaforme social (in cui rientravano anche le cinesi Tencent e Sina Weibo oltre ai classici Facebook, Instagram e Twitter), si è affermata come la lega sportiva più predominante sul versante digital. Perché proprio l’NBA? Sicuramente va considerato in prima battuta l’enorme appeal delle star che fanno parte di questa lega, capaci di attirare trasversalmente l’audience di tutto il mondo non solo grazie alle giocate spettacolari sul campo, ma anche grazie alla propria personalità extra-campo che si declina nella musica, nella moda e anche nelle dinamiche socio-politiche americane. Parallelamente a questo discorso, bisogna considerare come la massima lega professionistica di basket abbia riconosciuto le immense potenzialità del digital e si sia mossa con massimo sforzo per attivare iniziative innovative. Come ora andremo ad osservare, questa capacità di anticipare il cambiamento dell’audience e delle sue aspettative ha permesso all’NBA di raggiungere traguardi ragguardevoli su tutti i social media.
Come gli appassionati di basket avranno potuto sperimentare, durante le ultime Finals tra Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers l’NBA ha implementato una grossa novità: il chatbot per Facebook Messenger. Questa nuova funzione ha permesso ai tifosi di ricevere gli highlights delle due squadre (o dei singoli giocatori) direttamente dalla pagina Facebook, e poterli visualizzare senza dover andare sul sito NBA.com a cercarli. È stata sicuramente una versione piuttosto basic per testare le potenzialità del servizio (non riconosceva null’altro se non i nomi di una delle due squadre o dei giocatori), ma ha avuto un grosso effetto di immagine per la lega, che ancora una volta ha dimostrato la propria attitudine alla sperimentazione.
Grazie ad una partnership con Turner Sports, colosso del broadcating USA di proprietà di Time Warner, da questa stagione 2016-2017 la National Basketball Association produce due show originali di 30 minuti che sono disponibili in live streaming esclusivamente su Twitter. Ogni martedì va in onda “The Starters Twitter Show”, mentre al giovedì è il turno di “The Warmup”; questa iniziativa va a seguire lo sforzo di Twitter di diventare la casa dello sport (notare, tra gli altri, l’accordo con NFL), e quello della stessa NBA di realizzare contenuti ingaggianti su questa piattaforma, specialmente tramite Periscope, GIF e Vine (finchè sarà possibile).
Hey, this is neat. #TheStarters live on @twitter weekly: pic.twitter.com/YiJ0WDiq6i
— Tas Melas (@TasMelas) October 25, 2016
NBA è di gran lungala lega americana con il canale YouTube più popolare, vantando 7.2 milioni di iscritti (contro 1.4 milioni della NFL, 683 mila di NHL e 696 mila della MLB) e oltre 160 mila visualizzazioni medie per singolo video. Questa leadership è dovuta ad una altissima qualità di video proposti giorno per giorno, che riguardano sia le partite giocate che le interviste, ma soprattutto ciò che ha più successo sono le “Top Plays”, ovvero i video in cui vengono raccolte le azioni più spettacolari.
Anche per quanto riguarda Instagram l’NBA ha un proprio canale che vanta un seguito impressionante di fans (19,2 milioni). Specialmente dopo l’estensione del limite massimo dei video, portato da 10 secondi a un minuto, questo tipo di contenuto è diventato assai popolare sulle pagine della lega: infatti, il poter mostrare le azioni dei beniamini dei tifosi risulta essere sempre il mezzo più diretto per coinvolgere l’utente. Questo si è tramutato in un dato molto interessante, come descritto da una ricerca di Tubular. Nel marzo 2016, a livello di visualizzazioni di video sui social media NBA si è arrivati a 615.8 milioni, suddivise in questo modo: Facebook 47%, Vine 24%, Instagram 18%, YouTube 11%.
Se però andiamo a paragonare l’engagement ottenuto dai video nello stesso mese, i 54.8 milioni tra like, condivisioni e commenti sono così ripartiti: Instagram 77%, Facebook 20%, YouTube 2%, Vine 1%. Tradotto, i video sul canale Instagram dell’NBA ottengono in media il 33% di engagement, un valore stupefacente.
Qui il ranking di giocatori e squadre per interazioni (indicate in milioni) su Instagram
Per la stagione in corso, l’NBA ha deciso di aumentare sensibilmente il proprio sforzo su Snapchat: verranno quindi triplicati i contenuti prodotti per questo social network, realizzando più Live Stories e creando uno speciale canale Discover che viene aggiornato settimana per settimana con aggiornamenti dalla lega. Inoltre, i tifosi che andranno a vedere le partite durante l’anno, potranno utilizzare dei particolari filtri per modificare le foto e i video che registreranno dentro l’arena, e grazie ad una partnership con Bitmoji potranno personalizzare le proprie storie con emoticon tematiche e coinvolgenti.