Gli sport praticabili all’esterno e senza l’esigenza di strutture definite, stanno registrando un’accelerazione mai raggiunta nel recente passato.
Uno degli sport che ha registrato il più alto tasso di crescita negli ultimi anni è il running. In Italia, ad esempio, si stimano più di 7 milioni di persone (tra i 16 e i 69 anni) interessate a praticare regolarmente jogging/running, disciplina che si colloca al terzo posto nella classifica degli sport più praticati. Se si allarga l’orizzonte di questo scenario oltre i confini del Belpaese, ci si trova di fronte a più di 630 milioni di sportivi attivi, di cui ben 173,2 milioni - il 27,6% - sono runner.
Il fenomeno “running” sta spopolando anche in Cina. Oltre 20 milioni di cinesi stanno riempiendo le strade cittadine e i sentieri dei villaggi con le scarpe da running ai piedi. Un dato significativo in questo senso ci viene fornito direttamente dalla Chinese Athletic Association (CAA), la quale sottolinea come gli eventi legati al running siano cresciuti, dai 13 del 2010 ai 1102 del 2017. Solo nel 2017, per intenderci, si sono disputate ben 173 maratone.
A questo punto sorgono spontanei alcuni quesiti.
Da dove arriva questa forte passione della popolazione cinese nei confronti del running?
Per combattere una popolazione sempre più sedentaria e i problemi fisici conseguenti, il governo cinese ha lanciato negli ultimi anni importanti campagne nazionali a favore della salute e del fitness. A giugno 2016, il Consiglio di Stato cinese ha stanziato un piano di fitness quinquennale che mira a 1,5 trilioni di yuan (circa 225 miliardi di dollari) di spesa nazionale per sport e fitness entro il 2020. E’ grazie al sostegno del governo dunque che le competizioni stanno crescendo vertiginosamente.
Ma chi sono le persone che in Cina si stanno cimentando sempre più nel running?
Secondo un’indagine di mercato svolta da Nielsen Sport, il corridore cinese medio appartiene alla middle-upper class e un dato interessante riguarda la sua capacità di spesa: il podista cinese spende mediamente l’equivalente di 600 euro all’anno per il proprio hobby, mentre, quello più esperto può arrivare anche a 750. Inoltre, Li Ning, una delle più grandi società di abbigliamento sportivo in Cina, ha dichiarato che il 26% del suo fatturato è generato dal solo equipaggiamento per il running. Possiamo dire dunque che il ceto medio cinese ha dato il via ad un vero e proprio business nella sport industry: secondo Euromonitor International il mercato dello sportswear in Cina supererà i 40 miliardi nel 2020, prevalendo sul mercato dei beni di lusso.
Questo nuovo trend del running sta portando dei risvolti positivi anche nel mercato del turismo in Cina. Solo nel 2017 le competizioni si sono svolte in 133 città diverse, distribuite in 30 province. Inoltre - ancora una volta i dati di Nielsen Sport vengono in nostro soccorso - i runner più appassionati hanno viaggiato almeno 4 volte nell’arco di un anno per partecipare ad una gara, spendendo, trasporto escluso, 6935 yuan (poco più di 1000 euro). Ma non finisce qui.
Nei corridori cinesi sta prendendo piede la moda di partecipare alle più importanti maratone mondiali. La Maratona di Berlino, famosa per il suo percorso veloce grazie al quale vengono stabiliti numerosi record del mondo, è l’evento podistico più gettonato. Seguono a ruota le maratone di Chicago e Tokyo. Partecipare a delle maratone è il simbolo di un nuovo status sociale e di uno stile di vita sano.
In ogni caso, ad oggi, non è solo il Governo cinese ad avere interesse a promuovere eventi legati al mondo del running.
Gli eventi Marathon sono diventati ambitissima vetrina per tutti coloro che vogliono promuovere il loro brand. Legare la propria brand image ad uno stile di vita sano, positivo e alla moda com’è quello dei runners è una delle principali strategie adottate dagli sponsor negli ultimi anni. E infatti nel 2016 sono state 1320 le compagnie cinesi a sponsorizzare Maratone in Cina, la maggior parte delle quali sono aziende che producono abbigliamento e materiale tecnico sportivo, ma troviamo anche altre aziende legate ai settori food&beverage, automobilistico e finanziario. La rapida crescita del fenomeno running in Cina e, in generale nel continente asiatico, è al centro ad esempio della partnership strategica siglata tra Wanda Group - colosso nel mercato immobiliare, alberghiero e turistico cinese - e l’Abbott World Marathon Majors che comprende le 6 principali maratone al mondo (Tokyo, Boston, Berlino, Londra, Chicago, New York). Per restare all’interno dei confini italiani invece, Huawei, title sponsor di Venice Marathon e della mezza maratona Roma-Ostia, si conferma protagonista nelle principali maratone italiane, affermandosi per il secondo anno consecutivo sponsor anche della Maratona di Firenze.
Le aziende cinesi sembrano dunque essersi accorte delle potenzialità enormi offerte dal mercato del “running”in Cina. Un’opportunità di business anche per aziende e maratone in Italia?
Con la collaborazione di Yu Tang