Correva l’anno 2016 e Instagram lanciava per la prima volta le Instagram Stories: una combinazione di immagini e/o video a "scadenza breve" a disposizione dell'utente per raccontare qualcosa alla sua cerchia di contatti.
Alcuni le hanno ridotte a mera scopiazzatura di Snapchat mentre altri le hanno amate da subito. Una cosa è sicura: pur avendo copiato l'idea Instagram ha saputo fare di meglio, spodestando così dal suo tronoil social preferito dai teenager.
Ma torniamo a noi.
Instagram Stories: o le si ama o le si odia, e i dati parlano da soli! Con oltre 400 milioni di fan attivi ogni giorno infatti, sono definitivamente uno degli strumenti più amati dai social lover. L'introduzione delle Stories ha cambiato tutto, aumentando in modo esponenziale l'engagement con gli utenti e attirando l'attenzione dei brand advertiser.
Le risposte che ci siamo dati sono molteplici:
- Risultano molto più personali, vere ed emozionali
- Permettono di mantenere il feed con un aspetto pulito e professionale
- Spariscono dopo 24h, quindi sono per loro natura effimere e "poco impegnative”
- Non prevedono like né commenti pubblici, ma solo in privato
- C'è l'effetto sorpresa, non potendo sapere cosa è stato postato finché non si apre la Story
- Sono divertenti da utilizzare grazie alle diverse funzioni ludiche integrate nel corso del tempo
Quest'ultimo punto è forse il più importante. Se infatti non fossero utili, intuitive ma soprattutto divertenti, gli utenti non le utilizzerebbero. Le Stories invece, con i loro Stickers (o, in Italia, “Adesivi”), rispondono perfettamente a tutte queste caratteristiche.
Ecco alcuni esempi per sfruttare questo strumento in modo creativo! In particolar modo, Oceana ha fatto uno step ulteriore con l’edutainment, ovvero portando i suoi followers a rispondere al quiz e istruendoli allo stesso tempo, svelando le risposte nelle Stories successive.
È il modo più immediato per scoprire i gusti della vostra community e Hubspot lo ha utilizzato proprio in questo modo.
Il blog di moda Who What Wear invece l’ha usato per indurre i propri follower a indovinare “Quanto costa l’intero guardaroba del tour di Meghan Markle?” indirizzandoli a scorrere verso l’alto per scoprire la risposta. Un modo furbo per portare traffico al proprio sito.
Sia Lazzari che Haribo hanno creato gif personalizzate, usandole in due modi differenti. Il primo ha replicato i pattern di successo delle loro collezioni in modo da generare brand awareness mentre Haribo Italia li ha usati a scopo ludico, per promuovere un contest di Halloween (gli utenti dovevano fotografare la loro porta e decorarla con gli sticker a tema).
Non tutti forse sanno che il Countdown, oltre ad essere divertente e scenografico da usare, può aiutare moltissimo i brand che lanciano offerte dedicate ai propri follower. Questo adesivo permette infatti di salvare l’evento all’interno del proprio calendario per ricevere poi una notifica di avviso per non scordarlo!
Non è difficile intuire quanto sia potente la possibilità di fare domande alla vostra community per raccogliere informazioni sul vostro target. Ecco come le ha sfruttate Netflix, che mette a disposizione dei wallpaper delle sue serie da screenshottare e utilizzare a piacimento. Le Feltrin Make Up invece, apre sessioni Q&A con le proprie follower su argomenti specifici che riguardano il mondo del beauty.
È l’ultimo ingresso nella famiglia Sticker! Il 23 aprile Instagram ha lanciato questa nuova funzionalità, che ci piace definire come un’evoluzione naturale delle “Domande”.
Il Quiz può contenere un massimo di quattro risposte. Se si indovina quella giusta, ecco comparire una pioggia di coriandoli, altrimenti ci ritroveremo sullo schermo una croce rossa. La instagrammer Jessica Cani L’ha sfruttato per giocare con i followers e testare la loro attenzione verso le caption dei suoi post, focalizzati sulla cultura enogastronomica sarda (e non solo!). General Electric invece, che già coinvolgeva gli utenti con l’adesivo Domande, ha subito sfruttato la novità per creare engagement tramite indovinelli curiosi e divertenti.
Ovviamente si può giocare e mescolare tutti questi strumenticome meglio si crede, dando libero sfogo alla propria creatività. Billboard, ad esempio, ha usato in combinazione Question, Slider e Swipe-Up per scoprire quali erano, secondo i follower, alcune delle canzoni più "calde" dell'estate, per poi ripostarle e farle votare in diretta, rimandando al sito per votare la classifica finale.
Se anche voi avete sfruttato con successo queste feature per creare uno storytelling più coinvolgente, o semplicemente per offrire un’esperienza più interessante agli utenti fatecelo sapere. Nel frattempo speriamo di avervi regalato un po’ di ispirazione per provare a sbizzarrirvi con questo strumento!